L’Italia è un Paese che vive di export e proprio per questo deve ascoltare i campanelli d’allarme che vengono dalle roccaforti della sua capacità di inserimento nei mercati globali: i distretti industriali. La sofferenza di queste nicchie, dove l’Italia costruisce, per parafrasare Carlo Cipolla, “cose belle che piacciono al mondo all’ombra dei campanili” è testimoniata dai dati sull’export e le prospettive del Paese di fronte al mondo che alza muri tariffari e aumenta la pressione sull’Italia.
Il Sole 24 Ore e il Corriere della Sera hanno di recente presentato interessanti analisi in materia. La testata di Viale Sarca ha analizzato i dati di Intesa Sanpaolo sul commercio estero, mostrando come i distretti abbiano “chiuso in frenata il primo semestre dell’anno, riducendo le vendite estere del 2,7% a 80,4 miliardi, risultato di una frenata che si palesa sia nel primo che nel secondo trimestre”. [...]
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