L’attenzione dei mercati questa settimana è interamente puntata sulla riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) del 28-29 ottobre. A settembre, le proiezioni economiche estese della Federal Reserve fino al 2028 indicavano un tasso atteso sui Fed Fund del 3,1%, con una previsione per fine 2025 al 3,6%, suggerendo ulteriori due tagli entro la fine dell’anno.
Nonostante la Fed sia costretta a prendere decisioni cruciali in assenza dei dati ufficiali sul mercato del lavoro (a causa dello "shutdown" delle attività del governo federale, che rimangono bloccate in attesa dell’autorizzazione parlamentare sui tetti del debito), l’aspettativa predominante è per un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, portando il corridoio target al 3,75-4%. Ed in mancanza di statistiche governative, l’analisi si sta concentrando sulle rilevazioni economiche locali. Queste rilevazioni alternative suggeriscono un progressivo allentamento (o deterioramento) delle condizioni del mercato del lavoro verso la fine dell’anno, con un rialzo del tasso di disoccupazione. Un andamento attribuibile a due fattori principali: una minore crescita economica, che riduce la domanda complessiva di lavoro, e una contrazione dell’offerta di lavoro a basso costo, dovuta alle restrizioni volute da Trump sull’immigrazione. [...]
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