Usciamo dagli Stati Uniti, ma la digressione è più che giustificata. Gli oppositori del presidente americano, in patria e soprattutto in Europa, sono sempre alla ricerca dei personaggi simil-Trump. Così è scontato, per loro, bollarli come politici autoritari, senza qualità, senza futuro. Poi c’è l’Argentina, ed è un brusco risveglio.
Il partito di Javier Milei, La Libertad Avanza, ha ottenuto una netta vittoria nelle elezioni del 26 ottobre ed è diventato il primo partito a livello nazionale, rafforzando significativamente la sua posizione in parlamento anche se non ha raggiunto la maggioranza assoluta dei seggi. Ora Milei vanta il 40,7% del voto popolare (con il 97% delle schede scrutinate), passando da 37 a 101 seggi su 257 alla Camera e da sei a 20 su 72 in Senato. Insomma, ha triplicato il suo potere rispetto al 2023, quando, a capo di una formazione emergente, era ancora ultra minoritario. Il trionfo alle urne è confermato dai dati provinciali: Libertad Avanza ha raddoppiato i voti conquistando il controllo di 16 regioni, compresa la provincia di Buenos Aires, tradizionale roccaforte della sinistra. [...]
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