L’Africa si sta imponendo come locomotiva dei mercati emergenti, con performance che superano quelle dei tradizionali poli asiatici e latinoamericani. Azioni, obbligazioni e valute del continente stanno beneficiando della combinazione tra prezzi record delle materie prime, un dollaro indebolito e riforme economiche drastiche, che hanno ripristinato fiducia e stabilità in economie considerate fragili fino a pochi anni fa. Paesi come Sudafrica, Nigeria, Kenya e Marocco hanno registrato rendimenti in dollari superiori al 40%, contribuendo a uno spostamento d’interesse verso asset tangibili legati a energia, infrastrutture e settore bancario.
Il cambiamento più sorprendente arriva da economie un tempo sull’orlo del default. Ghana e Zambia, dopo anni di turbolenze del debito, stanno vivendo un vigoroso rimbalzo grazie a oro e rame ai massimi storici, mentre le rispettive valute hanno recuperato terreno contro il dollaro e l’inflazione si è drasticamente ridotta. Anche la Nigeria ha imboccato la strada della stabilità: dopo due aggressive svalutazioni, il naira ha ritrovato equilibrio e gli investimenti esteri stanno ripartendo, sostenuti dalla rimozione del Paese — insieme al Sudafrica — dalla “grey list” internazionale sul riciclaggio. [...]
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