Se c’è una città al mondo – non solo negli Stati Uniti – che incarna l’anima del capitalismo quella è New York, che ha appena acclamato come suo sindaco Zohran Mamdani, un autoproclamato socialdemocratico, considerato sprezzantemente un “comunista” dalla destra americana tutta intera, e non solo da quella trumpiana che è maestra nell’applicare etichette a effetto.
Ma anche lasciando perdere i nomi delle cose – sempre imprecisi e ingannevoli, anche quando vengono assegnati nella più perfetta buona fede – sarà bene non ascoltare gli sconfitti, che considerano questo risultato elettorale come la prova che l’estrema sinistra sta prendendo il sopravvento sui democratici. Infatti le cose non stanno esattamente così, e Mamdani non ha vinto perché New York si è improvvisamente innamorata del socialismo. Questo malgrado tutte le apparenze e nonostante i proclami e le promesse fatte in campagna elettorale dal vincitore. Ha vinto perché ha colto qualcosa che ad altri è sfuggito: una profonda frustrazione per un sistema che a molti non sembra più equo. [...]
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