In generale, sostengo l’indipendenza delle banche centrali, ma questa indipendenza ha un prezzo: vincoli e responsabilità. Pertanto, quando una banca centrale – come la Federal Reserve – non riesce a raggiungere i propri obiettivi, oppure fa un uso particolarmente aggressivo e innovativo dei propri poteri che finisce per generare costi elevati, allora la Fed deve rendere conto di tali scelte. Andrew T. Levin e Christina Parajon Skinner analizzano alcune decisioni della Fed negli ultimi anni nel loro articolo “Central Bank Oversight: Assessing the Fed’s Accountability to Congress” (Vanderbilt Law Review, 2024, 77:6, pp. 1769-1830). Gli autori scrivono:
Negli ultimi 15 anni, tuttavia, la portata e la complessità della politica monetaria hanno superato la capacità del Congresso di monitorare tali politiche attraverso i meccanismi di supervisione esistenti. Ad esempio, i cambiamenti interni nella governance della Fed e nelle sue dinamiche di potere hanno portato alla scomparsa dei dissensi nelle decisioni di politica monetaria, rendendo più difficile per i legislatori comprendere la gamma di opinioni che hanno informato tali decisioni. Inoltre, durante l’ultima serie di acquisti di titoli (“QE4”) nel periodo 2020–22, la Fed non ha fornito al Congresso analisi costi-benefici o valutazioni dei rischi in nessuna fase del programma. Infatti, il QE4 probabilmente costerà ai contribuenti più di 1 trilione di dollari, ma la sua efficacia non è ancora stata sottoposta a revisioni esterne. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: