Il BTP ci ha abituati a vederlo indistruttibile nell’ultimo periodo, come piace a noi. Un titolo di Stato che, per mesi, ha incarnato stabilità e rendimento, quasi immune alle turbolenze globali. Ma alla fine, resta pur sempre un titolo obbligazionario europeo, soggetto alle stesse leggi macro-finanziarie che governano i flussi globali.
E oggi, da oltreoceano, arrivano venti che iniziano a farsi sentire anche qui. Il leggero arretramento del prezzo del future sul BTP non è un segnale di panico, ma piuttosto un campanello d’allarme: il mercato sta testando la tenuta di uno spread che, dopo mesi di compressione sotto quota 80, potrebbe aver raggiunto un punto di equilibrio fragile. [...]
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