Si è aperto nel disinteresse generale il COP 25, ospitato quest’anno dal Brasile: da quando Donald Trump è stato rieletto alla Presidenza degli Usa, ed ha fatto cessare le sovvenzioni federali alla filiera industriale delle fonti energetiche rinnovabili ed a quella delle auto elettriche che tanto erano state care alle precedenti Amministrazioni democratiche, l’emergenza ambientale sembra essere passata di moda, mentre le fonti energetiche fossili sono tornate prepotentemente alla ribalta come strumento di riequilibrio geopolitico.
Ed è vano ipotizzare che la Germania, che per decenni ha fondato la sua potenza economica sull’industria automobilistica, possa rimediare aumentando le spese per la Difesa, con una conversione produttiva che ricorda il riarmo degli anni Trenta del secolo scorso. Immaginare che la produzione di carri armati e di cannoni, a centinaia di migliaia, possa rimpiazzare le linee di produzione automobilistiche è insensato: se una guerra convenzionale ci dovesse essere nel Continente europeo, sarà dominata dai combattimenti con i droni e dal controllo cibernetico. [...]
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