Il rinnovato interesse verso l’uranio e l’energia nucleare è il risultato di dinamiche globali convergenti: domanda elettrica in forte aumento, crisi energetica dopo l’invasione russa dell’Ucraina e ridefinizione del nucleare come infrastruttura critica per la sicurezza nazionale.
Questo contesto ha riportato i prezzi ai livelli più alti degli ultimi anni e ha trasformato il settore in una delle aree più discusse della transizione energetica. Tuttavia, sotto l’entusiasmo si nasconde una realtà meno lineare. Il mercato rimane vincolato da un deficit strutturale di offerta, da una produzione mineraria insufficiente e da un ecosistema caratterizzato da scambi ridotti e partecipanti altamente specializzati. Questi elementi amplificano la volatilità e rendono l’industria particolarmente sensibile a ogni shock geopolitico o industriale. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: