L’industria dei semiconduttori è un modello di cambiamento tecnologico continuo e rapido, con una corsa costante tra l’aumento delle capacità tecnologiche e i costi sempre più elevati per costruire gli impianti produttivi. Brian Albrecht, Geoffrey A. Manne, David Teece e Mario A. Zúñiga offrono una panoramica chiara nel loro lavoro “From Moore’s Law to Market Rivalry: The Economic Forces That Shape the Semiconductor Manufacturing Industry” (International Center for Law & Economics, 12 novembre 2025).
Nel 1965, Gordon Moore, uno dei fondatori di Intel, propose che il numero di transistor su un chip raddoppiasse ogni due anni. La legge di Moore, come divenne nota, si è rivelata straordinariamente accurata nel tempo, spingendo a una potenza di calcolo sempre maggiore e a costi decrescenti. (Per post precedenti sulla legge di Moore in occasione del suo cinquantesimo anniversario, vedi qui e qui.) Per le aziende di semiconduttori, però, la legge di Moore è anche una minaccia: tenere il passo o essere superati. [...]
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