Il 2025 è l’anno in cui le banche italiane hanno lasciato indietro tutti. Il settore che per anni era stato considerato lento ha messo a segno performance che sembrano uscite da un altro mercato. BPER è volata oltre il 73%, UniCredit ha superato il 71%, Mediolanum è salita di più del 60%, Banco BPM poco sotto e Intesa, pur gigante com’è, ha centrato un più 45%. Un rally così compatto non si vedeva da oltre dieci anni.
Ma mentre i big del credito festeggiano utili record e dividendi generosi, S&P Global Ratings avverte che questo ciclo non durerà all’infinito. L’eccesso di capitale, la crescita organica che rallenta e la corsa agli investimenti tecnologici stanno riaprendo la partita delle fusioni. Italia e Spagna sono in prima linea, con bilanci solidi e spazio per nuove aggregazioni. [...]
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