Insomma, avete un credito fiscale che è dato dal 12,5% della minusvalenza se essa è stata realizzata su titoli di Stato, ed è invece del 26% della minusvalenza se essa è stata realizzata su azioni o fondi comuni di investimento o con obbligazioni aziendali. Ma non avete dei capital gain da realizzare. Eppure, come saprete, questo credito fiscale va utilizzato entro il 31 dicembre del 4° anno fiscale successivo alla data della creazione della minusvalenza.
Per esempio, se avete perso 1.000 euro vendendo azioni nel 2025, avete 260 euro di credito fiscale, da “spendere” contro i futuri capital gain entro il 31.12.2029. Ma può accadere che, per molte ragioni, non abbiate plusvalenze pendenti da realizzare sul vostro dossier titoli, cioè non avete altri investimenti che realizzano profitti tali da poter essere compensati con le perdite suddette. Allorquando tali minusvalenze saranno scadute, esse verranno perse per sempre, cioè il credito fiscale che poteva essere usato a compensazione delle plusvalenze future è morto definitivamente. Ma c’è anche un altro caso ancora più interessante. [...]
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