Per molto tempo, investire nella difesa ha significato attenersi a un modello ben definito: puntare sui grandi contractor storici, replicare indici ampi dedicati a difesa e aerospazio e assumere che le tensioni geopolitiche si traducessero automaticamente in flussi stabili per i fornitori tradizionali dei governi. Oggi, però, le condizioni che sostenevano questo approccio non sono più le stesse.
La difesa contemporanea non è più dominata esclusivamente dalla scala produttiva, dai lunghi cicli di approvvigionamento o da dottrine ereditate dalla Guerra Fredda A guidare il cambiamento è una profonda trasformazione tecnologica, in cui il vantaggio competitivo dipende dalla rapidità di innovazione, dalla flessibilità operativa e dall’integrazione di tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, i sistemi autonomi e le infrastrutture spaziali. Questo nuovo scenario richiede agli investitori di ripensare il modo in cui costruiscono l’esposizione al settore, come sottolinea Rahul Bhushan di ARK Invest, che ha individuato 4 titoli che rappresentano in modo emblematico questa trasformazione. [...]
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