Dopo mesi di stallo e quasi tre anni di guerra, basta una parola a rimettere tutto in discussione. Pace. Non un accordo firmato, non una tregua ufficiale, ma l’idea che qualcosa possa davvero muoversi sul fronte ucraino è stata sufficiente a cambiare l’umore dei mercati. Un’ipotesi ancora fragile, costruita su colloqui, mediazioni e indiscrezioni, che però ha già iniziato a ridisegnare aspettative, equilibri geopolitici e, soprattutto, valutazioni di Borsa.
Nel gioco delle percezioni, il comparto difesa si è ritrovato improvvisamente dall’altra parte della barricata. Per mesi, anzi per anni, era stato uno dei grandi vincitori di un mondo sempre più instabile, un rifugio tematico capace di intercettare l’aumento delle tensioni e della spesa militare globale. Oggi, però, quello stesso posizionamento diventa un problema. L’idea che il rischio geopolitico possa anche solo ridimensionarsi, senza una pace immediata né definitiva, sta spingendo molti operatori a rimettere in discussione valutazioni cresciute proprio all’ombra del conflitto. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: