Dopo l’analisi delle settimane scorse sui costi sommersi e sull’ancoraggio, fenomeni di psicologia comportamentale che ci permettono di capire come alcune persone finiscano per prendere decisioni finanziarie sbagliate, spesso manipolate da consulenti poco scrupolosi, affrontiamo oggi il tema del rimpianto successivo (“senno di poi”), un altro potente effetto psicologico che influenza le nostre scelte finanziarie.
In campo finanziario, l’utilizzo subdolo del "senno di poi" da parte dei consulenti bancari emerge come una pratica problematica che deteriora la fiducia tra i consulenti e i loro clienti. Questa subdola tattica, soprattutto difensiva, viene adoperata per presentare gli eventi passati come se fossero stati prevedibili, benché al momento delle decisioni iniziali questi risultassero completamente imprevedibili. Questo approccio crea una percezione di inevitabilità e prevedibilità artificiale che può facilmente fuorviare i clienti riguardo le effettive capacità predittive del loro consulente. [...]
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