Banca d’Italia torna a far discutere di sé. E questa volta non le pessime decisioni nel campo bancario che hanno caratterizzato l’operato degli ultimi anni, bensì per dei consigli non richiesti alla politica.
Il tema riguarda l’efficientamento energetico degli edifici. Si è molto parlato in questo dell’entrata in vigore della direttiva cosiddetta case green della commissione europea, probabilmente con eccessive preoccupazioni sia da un fronte che dall’altro. In fondo, la direttiva delinea degli obiettivi in termini di efficientamento delle strutture pubbliche e private sicuramente ambiziosi e ponendo anche un cronoprogramma da seguire, tuttavia spetta ad ogni stato membro la scelta delle azioni da introdurre per raggiungere quegli obiettivi. E soprattutto non sono previsti automatismi, divieti, o peggio: sanzioni. [...]
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