Chi si illudeva, si sbagliava di grosso: come ha dimostrato il vertice di Vilnius, gli Stati Uniti intendono «dissanguare» la Russia in Ucraina ma non permetteranno a Kiev di entrare nell’Alleanza Atlantica, almeno nel breve periodo. Anzi. Il vertice è infatti servito per ricordare a Zelensky chi comanda: a fronte delle richieste del leader ucraino, sempre più insistenti, Ben Wallace, ministro britannico della Difesa, ha osservato che il Regno Unito «non è Amazon» e Kiev potrebbe mostrare maggiore «gratitudine», mentre Jake Sullivan ha sottolineato che i contribuenti americani dovrebbero essere «ringraziati» per il loro sostegno a Kiev. Il vento sta cambiando, complice il fatto che le elezioni presidenziali Usa del 2024 si avvicinano e l’amministrazione Biden è sempre più in ansia per come stanno andando le cose sul campo. L’investimento - che serve soprattutto a ingrassare l’apparato industrial-militare - dell’amministrazione Usa ad oggi si è rivelato piuttosto infruttuoso e il presidente non può permettersi di affrontare in questa condizione precaria la prossima campagna elettorale.
Dall’inizio della guerra, l’amministrazione Biden e il Congresso degli Stati Uniti hanno stanziato più di 75 miliardi di dollari in assistenza all’Ucraina, il che che comprende sostegno umanitario, finanziario e militare, secondo il Kiel Institute for the World Economy, un istituto di ricerca tedesco. Sì, nelle prime fasi l’esercito russo ha mostrato i suoi limiti e ha commesso gravi errori strategici. Ma il prezzo per gli ucraini si sta rivelando altissimo, soprattutto in questa fase di «controffensiva», se così si può chiamare. Secondo il New York Times, infatti, nelle prime settimane della controffensiva ucraina, le forze di Kiev hanno distrutto o danneggiato il 20% degli armamenti e veicoli a loro disposizione, segno che l’esercito ucraino sta pagando un prezzo altissimo a fronte di modestissimi risultati sul campo. Ora, a fronte di un cambio di strategia, gli ucraini avrebbero dimezzato le perdite, che rimangono tuttavia significative. In un’intervista alla Bbc, il leader ucraino ha così dovuto ammettere che «i progressi nella controffensiva ucraina sono più lenti del previsto». [...]
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