Le valute digitali delle banche centrali (CBDC) stanno rapidamente guadagnando terreno nell’arena finanziaria globale, diventando oggetto di ferventi discussioni e dibattiti politici. La recente affermazione del legislatore repubblicano statunitense Tom Emmer, che ha paragonato le CBDC a uno “strumento di sorveglianza in stile CCP” (Partito Comunista Cinese), è solo uno dei tanti aspetti controversi di questa trasformazione finanziaria.
La mossa delle CBDC è ora una realtà, con circa 130 paesi in tutto il mondo che stanno sviluppando le proprie versioni digitali delle valute nazionali. Ma mentre alcuni esperti sostengono che l’adozione delle CBDC sia inevitabile, negli Stati Uniti sia i repubblicani che i sostenitori della privacy di sinistra esprimono preoccupazioni profonde. [...]
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