“La Harvard University sostiene il popolo dell’Ucraina”. Così Lawrence S. Bacow, quando nel 2022 era rettore del prestigioso ateneo, all’indomani dell’inizio della guerra. Poco dopo la decisione della Corte Suprema di revocare il diritto all’aborto nel 2022 la University of California ha annunciato che quella sentenza era “antitetica alla missione” dell’università e i suoi valori.
Il Washington Post nel suo editoriale riconosce il diritto di università stabilite con principi religiosi di prendere posizioni nette, consistenti con la loro fondazione. Suggerisce che questi istituti posseggono in partenza un’ideologia ristretta mentre quelle pubbliche hanno il dovere di rimanere aperte a tutti e quindi devono promuovere le diverse forme di pensiero. Come istituzioni, però, secondo il Washington Post, questi atenei non si possono permettere il lusso di decidere quale sia la posizione da promuovere. Quindi dovrebbero in un certo senso tacere su questioni sociali, politiche o ideologiche. Alcuni hanno fatto notare però che il silenzio è partner di complicità. Citano giustamente Dante il quale condanna gli ignavi che non scelsero né il bene né il male nell’Antinferno, e quindi non sono desiderati né in cielo né nel profondo inferno. [...]
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