Il gelo che è improvvisamente calato sul settore europeo delle batterie coglie il punto debole della politica industriale verde dell’UE. Anche se i leader hanno le idee chiare sull’importanza centrale della forza economica nazionale per la loro indipendenza geostrategica, non sembrano ancora voler disporre dei mezzi per raggiungere i fini dichiarati.
Nel groviglio di politiche che compongono la strategia industriale dell’UE, le batterie si distinguono in realtà come un successo relativo. La Commissione Europea li include in “importanti progetti di comune interesse europeo”, facilitando il riavvio della produzione con sussidi pubblici. In tutta la regione sono state aperte una serie di fabbriche, sia di produttori nazionali che derivate da produttori di batterie cinesi e coreani. Fino a poco tempo fa si prevedeva che la capacità crescesse in modo robusto. [...]
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