Le banche centrali di tutto il mondo continuano ad acquistare oro come se non ci fosse un domani. Gli effetti di questo singolare shopping hanno spinto alle stelle i prezzi del prezioso metallo, aumentati di circa il 30% dall’inizio dell’anno (a ottobre avevano raggiunto quasi quota 2.700 dollari l’oncia) e di circa il 48% rispetto al gennaio 2022 (e questo nonostante gli aggressivi aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve).
Che cosa sta succedendo? Ogni banca centrale ha le proprie ragioni. Ci sono Paesi che intendono diversificare le riserve per ragioni finanziarie o strategiche, altri che forse, sotto sotto, temono un’incombente crisi in arrivo, altri ancora che lo fanno come contrappeso per proseguire nel complesso processo di de-dollarizzazione (pensiamo ai Brics) e, infine, ci sono governi che accumulano oro per semplice "prestigio". [...]
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