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Processo Cecchettin e il diritto di difesa sotto attacco: la fragile linea di confine tra garantismo e condanna sociale

6 Dicembre 2024 - 16:18

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Processo Cecchettin e il diritto di difesa sotto attacco: la fragile linea di confine tra garantismo e condanna sociale

Agostino Imperatore

La narrazione mediatica di un processo spesso trasforma allora il dibattito pubblico in un’arena polarizzata, dove ogni parola del difensore viene interpretata come una giustificazione del crimine.

All’indomani della sentenza che ha condannato Filippo Turetta all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, il Prof. Avv. Giovanni Caruso, già al centro delle polemiche per la sua arringa difensiva, è stato oggetto di un gesto intimidatorio di estrema gravità: una busta contenente tre proiettili recapitata presso il suo studio.

Un gesto di estrema gravità che lascia sgomenti, poiché va ben oltre la sfera personale, compromettendo il diritto "inviolabile" di difesa sancito dall’art. 24 della Costituzione, che l’Avvocato esercita nel pieno delle sue funzioni e che tutela il proprio assistito secondo i principi dello Stato di Diritto. [...]

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