Le oscillazioni mostruose di mercato oltre i 100 miliardi di dollari nell’arco di una sola seduta stanno diventando la normalità a Wall Street. Nel 2025, i cosiddetti “fragility events” hanno già superato il numero del 2024, rivelando una fragilità sempre più evidente sotto l’entusiasmo del rally americano. L’euforia degli investitori coesiste con un rischio nuovo: ogni giorno, una sola azienda può spostare più valore dell’intera economia di un Paese.
La causa primaria è la concentrazione del potere di mercato nelle mani dei colossi tecnologici. Microsoft, Apple, Nvidia e le altre Big Tech capitalizzano ciascuna oltre 3 trilioni di dollari. Il peso di queste aziende è tale che il loro andamento condiziona non solo gli indici americani ma anche quelli globali. Quando uno di questi giganti si muove del 10 o del 20 per cento in una singola sessione, l’onda d’urto attraversa l’intero sistema finanziario e si riverbera persino sui settori più lontani dal digitale. [...]
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