Domanda semplice quanto provocatoria: e se il miglior “trader” del 2025 fosse stato lo Stato italiano? Provocazione? Chiamala come vuoi, ma basta osservare il comportamento delle principali partecipazioni statali quotate a Piazza Affari per lasciarsi andare a una riflessione: alcune di queste hanno quasi raddoppiato il loro valore in dodici mesi.
E poi c’è il prodotto finanziario più italiano di tutti, il BTP, che da anni ci ricorda serate davanti ai telegiornali e il timore di uno spread sopra 200 punti. Oggi siamo sotto 80. Una compressione che qualunque hedge fund sognerebbe di azzeccare. Se qualcuno avesse “copiato” le mosse dello Stato, si ritroverebbe con un portafoglio di tutto rispetto. Vediamo perché. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: