A Piazza Affari il 2025 sembrava l’anno delle banche. BPER a +73% da inizio anno, Unicredit a +72%, Banco BPM a +59%, Mediolanum a +62%, Intesa Sanpaolo a +46%. Numeri record, il tipo di rally che fa pensare che nulla possa incrinare la fiducia degli investitori.
Poi arriva una seduta come questa, una di quelle che spezzano il ritmo e costringono tutti a guardare meglio tra le pieghe del listino. Perché il tonfo di oggi non riguarda un colosso del credito, ma un operatore specializzato nella gestione e nell’acquisto di crediti verso la Pubblica Amministrazione, attivo nel factoring, nei servizi finanziari e nella custodia per fondi internazionali. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: